Correre su strada, spiaggia e deserto!

 

 

 

 

Venerdì, Marzo 29, 2024

La Nazionale Caboverdiana di

100 km una splendida realtà!

> Vai alla Photogallery   (foto di Pinuccia Garagozzo)

 

 

La Nazionale di  Ultramaratona di Cabo Verde nasce agli inizi del 2014 come esigenza per l’Atletismo caboverdiano di varcare i confini del Paese partecipando ad eventi internazionali e mondiali con una buona  squadra di ultra maratoneti per competere con le altre compagini europee e mondiali.

 

 

Un’idea nata dopo il successo conseguito nelle 13 partecipazioni degli atleti caboverdiani alla Boa Vista Ultramarathon (web site  www.boavistaultratrail.comwww.boavistaultramarathon.com ).

Promotori di questa neo nata Nazionale, la Federazione Caboverdiana di Atletismo, Piergiorgio Scaramelli (ex ultramaratoneta, presidente del Boa Vista  Marathon Club e attualmente team manager della Nazionale ), Giulio Simonelli (ultramaratoneta, allenatore Federale Italiano e ora Commissario tecnico ( o Tecnico principale) della Nazionale.

Piergiorgio Scaramelli e Giulio Simonelli hanno ricevuto l’incarico di seguire la Nazionale Caboverdiana di Ultramaratona per due anni 2014-2015, preparando

gli atleti ad essere competitivi nei principali eventi sportivi di ultramaratona  nel mondo delle Ultra(100 km su strada , campionati europei e campionati mondiali oltre alle altre innumerevoli competizioni come la 100 km del Passatore che è la vetrina di tutti i più importanti atleti mondiali della specialità nonché delle rispettive Nazionali).

Questa Nazionale, di cui l’Atletismo caboverdiano va oggi fiero, nasce  e  partecipa alla sua prima uscita internazionale fra mille difficoltà di ordine economico e di mezzi( logistica, abbigliamento, integratori alimentari) e di  altro di cui una squadra avrebbe avuto necessità.

Nonostante tutto siamo riusciti bene ed abbiamo partecipato con ben 5 atleti alla 42^ edizione della 100 km del Passatore in Italia (Firenze-Faenza  )

Ben 4 di questi atleti ( Vaz Cabral José Daniel, Soares da Gama Augusto Joaquim, Semedo Moreira Nataniel de Jesus e Spencer Gomes Aricson) erano alla loro prima esperienza assoluta su una 100 km su strada fuori da Cabo Verde; l’unico con questa esperienza , il capitano della squadra, Adilson Fortes Spencer Varela giunto 5° nel 2012 alla 40^ edizione della 100 km del Passatore .

La partecipazione della Nazionale caboverdiana ad un delle più importanti competizioni mondiali di corsa su strada sulle lunghissime distanze, qualela 100 km del Passatore,  si è conclusa con risultati complessivamente più che soddisfacenti.

Intanto i responsabili della Nazionale, il team manager Piergiorgio Scaramelli e l’allenatore Giulio Simonelli congiuntamente con la Federazione di Atletismo Caboverdiana, hanno centrato in pieno il primo obiettivo della neonata rappresentativa, ovvero far competere e confrontare i propri atleti Adilson, Cabral, Aricson, Soares e Semedo con i più forti ultramaratoneti al mondo: Calcaterra, Palladino, Seresini, Boffo, Achmueller, Pavlov, Glyva, D’Innocenti, tutti atleti delle rispettive rappresentative nazionali.

Poi come secondo obiettivo c’era quello di piazzare almeno tre atleti nei primi 50 (su 2205 iscritti alla gara!), anche in questo caso risultato centrato in pieno, se è vero come è vero che un eccellente Cabral si è classificato 11° con il tempo di 7h50’, Soares 33° in 8h42’ ed infine Semedo 42° in 8h50’.

Il terzo obiettivo è stato centrato solo in parte con l’atleta di punta Adilson, che per più di 50 km ha corso da protagonista muovendosi nelle prime cinque posizioni della classifica e nell’ultima parte della salita della Colla è addirittura arrivato a soli 2’ da Calcaterra (che poi vincerà la gara). Purtroppo un imprevisto problema alla schiena ha costretto al ritiro il capitano, ma questo nulla toglie alla grande prestazione dell’atleta.

Buono anche l’esordio di Aricson( con i sui 28 anni il più piccolo della squadra) che si è ritirato solo all’80° km quando era intorno al 25° posto.

A fine gara l’allenatore Giulio Simonelli si è dichiarato molto soddisfatto della prestazione della squadra e non ha nascosto un certo ottimismo per il futuro, soprattutto se il movimento capoverdiano della corsa sulla lunghissima distanza potrà dare l’opportunità a questi ed altri atleti di allenarsi e confrontarsi in altre competizioni internazionali.

A chi gli fa notare del ritiro di Adilson, Simonelli risponde: “Un grande atleta come Adilson non può essere messo in discussione. Noi responsabili della Nazionale abbiamo analizzato il problema alla schiena e sappiamo anche le cause di ciò, ma sono fatti che possono accadere.”

Come d’altronde è accaduto che si siano ritirati, nella stessa competizione, forti atleti italiani come Marco Boffo, Aldemagni e Marco Seresini , tutti vicini alla Nazionale Italiana di 100 km campione del mondo in carica.

Dal canto suo Scaramelli, manager ma soprattutto anima di questa squadra, oltre che essere soddisfatto del lavoro fin qui svolto da tutto il team, non può far a meno di rammaricarsi delle difficoltà con le quali opera a causa delle scarse risorse finanziarie e logistiche. Gli atleti sono tutti lavoratori con grosse difficoltà nel gestire il tempo per gli allenamenti, gli spostamenti tra le isole, il materiale tecnico, l’assistenza in auto durante gli allenamenti…., ogni cosa comporta un grosso sforzo personale.

L’allenatore dal canto suo pur operando dall’Italia si reca a Capoverde 2-3 volte l’anno con possibilità di fare stage di 10-15 gg. Ma spesso gli atleti non vi possono partecipare per i motivi detti in precedenza.

Ma la forza di questo progetto sta nelle persone che ci credono e che pensano che questa Nazionale meriti i Mondiali in Qatar che si terranno a fine 2014. Quindi, sotto con il lavoro che per i prossimi mesi vedrà gli atleti dare il massimo dell’impegno per raggiungere la convocazione.

L’ultima parola spetta a Scaramelli: “Capoverde può essere una delle prime dieci nazioni al mondo in questa disciplina: noi ci crediamo…., credeteci tutti! Forza Capoverde!”

 

Boavista Marathon

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Piergiorgio Scaramelli - Atacama

Piergiorgio Scaramelli - Toscano esperto ultramaratoneta, vive a Boa Vista ed è l’ideatore della “Boa Vista Ultramarathon”, gara in linea di 150km che dal 2000 si svolge sull’isola capoverdiana

 

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2021 - Boa Vista Ultratrail in solitaria Bistari Onlus

 

 

L’Avventura è finita!

 

Volevo ringraziare tutti, indistintamente, per avermi seguito e supportato, con calore e

affetto, lungo tutti 150 km del meraviglioso e suggestivo percorso della @Boa Vista Ultra Trail.

Nel contempo volevo scusarmi per essermi fatto vivo solo dopo 4 giorni dal termine dell’avventura, ma come potete ben immaginare, vista la mia giovane età, i tempi di recupero fisico sono stati un poco lunghi. Sono arrivato piegato in due e per raddrizzarmi mi ci sono voluti 3 giorni di cure e massaggi, e comunque ancora oggi ho un assetto strano tipo “ Torre di Pisa”.

E’ stata emozionante questa 150 km, ed alla partenza, e per molti km, addirittura esaltante, tant’è che mi sono messo a correre più che camminare, come un ragazzino! Forse un po’ troppo veloce. Ma le sensazioni erano buone, le condizioni meteo ideali, di giorno e di notte (una luna quasi piena, brillante e sorridente), ed il terreno mi era familiare.

Momenti difficili si sono alternati ad altri più facili, frazioni dolorose ad altre meno, in questo divenire che è “la legge” delle ultra, l’importante è gestire i momenti e mantenere la testa sempre concentrata nell’obiettivo finale.

 

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Volantino Boavista Ultratrail

ultratrail

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